Domande Frequenti
Un massaggio decontratturante è in grado di ridurre tensione e rigidità muscolare che tipicamente accompagnano le contratture, migliorare la mobilità muscolare dell’area colpita, favorendo di conseguenza una più rapida ripresa e guarigione.
È importante notare che, nonostante i numerosi benefici, alcune persone possono sperimentare dolori dopo un Massaggio decontratturante. Questo può essere dovuto a diversi fattori, tra cui:
Reazione del Tessuto Muscolare: Dopo un massaggio profondo, i muscoli possono sentirsi sensibili e doloranti mentre si adattano ai cambiamenti indotti dalla terapia. Questo potrebbe aumentare il dolore.
Rilascio delle Tossine: Durante il massaggio decontratturante, possono essere rilasciate tossine accumulate nei tessuti muscolari, il che potrebbe causare sensazioni di malessere temporanee.
Il primo pensiero sul ghiaccio è di usarlo dopo un trauma perché riduce il gonfiore, questo è sempre un ottimo consiglio ma è bene specificare che il ghiaccio non riduce (almeno non direttamente) il gonfiore!!!
Per gestire i Dolori dopo un massaggio decontratturante, ecco alcuni consigli utili:
Riposo e Idratazione: Assicurati di riposare e idratarti adeguatamente dopo il trattamento per favorire il recupero muscolare.
Applicazione di Calore e Ghiaccio: L’applicazione di calore sulla zona dolente può aiutare a ridurre il disagio e favorire il rilassamento muscolare mentre il ghiaccio è un antinfiammatorio naturale che riduce il dolore e l’indolenzimento (N.B: il ghiaccio va applicato più volte al giorno per non più di 10/15 minuti)
Comunicazione con il Massaggiatore: Se il dolore persiste o diventa troppo intenso, è importante comunicare con il massaggiatore per adattare la pressione o eventualmente considerare altre modalità di trattamento.
Gli studi, nel merito, ci suggeriscono che non c’è nessun cambiamento nel miglioramento del gonfiore con l’applicazione precoce di ghiaccio rispetto alla sua non applicazione.
L’effetto principale del ghiaccio è invece una riduzione della velocità di conduzione del nervo e, di conseguenza, una riduzione del dolore nei tessuti superficiale.
Tale effetto è ovviamente importante poiché una riduzione della percezione del dolore permette una precoce possibilità di eseguire esercizi e mobilizzazioni ed è stato dimostrato che il movimento/contrazione permetterebbe una più rapida riduzione del gonfiore.
Quindi non è il ghiaccio ad avere un azione sul gonfiore ma la capacità di riuscire a muovere prima la parte lesa (ovviamente con carichi graduali, senza creare troppo stress sui tessuti danneggiati).
Per ottenere questa riduzione della velocità di conduzione del nervo e quindi del dolore è necessario raggiungere una temperatura cutanea di almeno 10°, ad esempio applicando direttamente sulla pelle il ghiaccio tritato in una busta di plastica per 5 minuti, anche se il tempo di applicazione può aumentare se i tessuti interessati dal trauma sono profondi o se è presente molto grasso.
Se la struttura è superficiale, come ad esempio i legamenti del comparto esterno della caviglia in una distorsione, il tempo di applicazione puo’ essere poco (5/8 minuti). Se la struttura è molto profonda, probabilmente non è possibile raggiungere le temperature desiderate, vale comunque la pena mantenere il ghiaccio per un tempo più prolungato (12/15 minuti)
È possibile fare impacchi con un asciugamano che viene arrotolato, immerso in acqua calda e quindi srotolato lentamente sull’area dolente, premendolo sulla pelle in una sorta di massaggio.
Dare un numero preciso di sedute di massaggio decontratturante necessarie è molto difficile, perché dipendono da diversi fattori, come il livello di rigidità muscolare e l’area da trattare.
Se parliamo di una contrattura “recente” di pochissimi giorni, possono essere necessarie anche solo 3 sedute, con magari ulteriori 2 sedute nel tempo per definire il recupero.
Per situazioni più difficili, per non dire croniche, possono volercene anche dalle 5 alle 10 di sedute, con una frequenza di 1-2 sedute a settimana.
La durata di ogni seduta varia a seconda della zona trattata e dal tipo di lavoro di cui necessita. In media, una seduta può durare dai 20 ai 40 minuti circa, arrivando anche in certi casi a 60 minuti.
Prima di ogni seduta e decisione in merito a quantità e volume di lavoro, è doveroso eseguire una valutazione iniziale col cliente per definire il programma di recupero più adatto alle sue esigenze.
Per massaggio ”pre-gara”, si intende il trattamento effettuato 24h-30min prima di una competizione per preparare l’ atleta al successivo sforzo fisico, da non confondere con il massaggio ”pre-gara profondo”, effettuato minimo 48h prima di una gara e lontano dagli allenamenti, in quanto molto invasivo sulle fibre muscolari.
Il massaggio pre-gara ha scopo di attivazione, di stimolazione e di aumento della temperatura.
Viene svolto dalle 24 alle 48 ore dopo la gara e mira a:
Per quanto riguarda la frequenza, il Massaggio Drenante, con finalità di contrasto a cellulite e ritenzione idrica, può essere programmato in cicli di almeno 2 mesi, con uno o due massaggi a settimana, a seconda delle necessità del ricevente.
Il numero delle sedute di Massaggio Linfodrenante varia in funzione della severità della situazione e del tipo di risultato che si vuole ottenere: di solito si prevede una fase di trattamento d’urto con un pacchetto di massaggi da almeno 10 sedute, più una seconda fase di 6 sedute di mantenimento.
Dopo questa fase, si può programmare un linfodrenaggio manuale ogni 10-15 giorni per un anno, quindi 2 o 3 sedute al mese, anche in funzione di altri trattamenti di medicina naturale o tradizionale, che l’individuo sta eventualmente portando avanti insieme.
La durata di una seduta è di circa 45 minuti, a seconda della zona da trattare e del metodo utilizzato, ma come abbiamo anticipato si possono raggiungere anche le 2 ore di trattamento.
Il taping non contiene alcun principio farmacologico: la sua azione dipende interamente da come viene applicato.
Il colore del Tape non ha alcuna valenza terapeutica: è solo un vezzo estetico
Il Taping si differenzia dagli altri cerotti per la sua resistenza all’acqua (dalla semplice doccia all’attività sportiva in piscina). L’unica avvertenza è, durante la fase di asciugatura, di tamponarlo e non strofinarlo per evitare che si sollevi dalla cute
Quanti giorni posso tenere il taping?
La durata della sua applicazione va dai 3 ai 5 giorni ed il numero di applicazioni varia in base all’andamento del disturbo fisico del cliente
Una pelle a pois: è l’effetto del cupping o coppettazione, questa è una tecnica antichissima e utilizzata dalla medicina tradizionale cinese. Attualmente viene utilizzata come terapia antalgica e miorilassante, attraverso una azione di “suzione” sulla cute abbassa la percezione del dolore e riduce il tono muscolare.
La coppettazione infatti lascia dei segni circolari sulla pelle di colore rosso violaceo che tendono a scomparire nel giro di qualche giorno o una/due settimane
Vincenzo Balistreri - Tecniche Manuali Complementari per la Performance e il Benessere | credits gianlucagiacalone.it
Vincenzo Balistreri - Tecniche Manuali Complementari per la Performance e il Benessere | credits gianlucagiacalone.it